Menu Principale


Condividi su

Facebook MySpace Twitter Digg Delicious Stumbleupon Google Bookmarks RSS Feed 

News

Loading feeds...

Created by SopanTech Solutions


Area sondaggi


Meteo a Salerno

Ven Sab Dom Lun

Oroscopo del mese

No images

ABBATTIMENTO DELL PALAZZINA MINGO: CHIUDERE LA STALLA QUANDO I BUOI SONO SCAPPATI PDF Stampa E-mail
Giovedì 30 Luglio 2020 07:01

È del 28 luglio l’ordinanza sindacale che blocca i lavori di abbattimento della palazzina Mingo in via Budetti iniziati il 27 luglio, lo stesso giorno in cui la Soprintendenza ha inviato la nota che dispone la inibizione dei lavori.

Una decisione, quindi, da parte del primo cittadino che è stata adottata solamente su sollecitazione esterna. Come avvenuto per l’abbattimento della ciminiera della ex fabbrica Spineta il blocco dei lavori è avvenuto fuori tempo massimo dopo che l’irreparabile scempio delle ruspe sia accaduto. Non comprendiamo il comportamento della Soprintendenza che era in entrambi i casi perfettamente a conoscenza della situazione, alla luce dei nostri esposti e di quello fatto da Italia Nostra, dichiarandosi inizialmente non competente in quanto sia le aree che gli edifici non erano sottoposti a vincolo paesaggistico. Se da un lato auspichiamo, quindi, che la magistratura faccia chiarezza (il nostro recente esposto va in questa direzione), dall’altro resta il fatto politico evidente che l’Amministrazione sul tema della conservazione del patrimonio storico edilizio si è dimostrata inerte nonostante le sollecitazioni dei cittadini nel corso di questi mesi e delle scriventi forze politiche. Da sottolineare, inoltre, che l’abbattimento è motivo di tante e giuste lamentele dei residenti anche per il mancato rispetto delle norme atte ad evitare il sollevamento delle polveri di cantiere, irrorando con acqua le murature ex art. 153 comma 5 del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro. Atteggiamento della ditta che ha reso l’aria, nella zona dell’abbattimento, irrespirabile durante le operazioni del 27 luglio. Una zona, lo ricordiamo densamente abitata e che è a pochi metri dal comando della polizia municipale del comune. Chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati denota una mancanza di controllo del territorio e una scarsa sensibilità verso il patrimonio culturale del nostro territorio.