Nel corso di un monitoraggio del territorio, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli sono intervenuti presso un cantiere vicino alla Certosa di San Lorenzo a Padula, dove sono emersi manufatti archeologici.

L’area, priva di vincoli culturali, ha rivelato numerose tombe “alla cappuccina”, parzialmente distrutte dai lavori edili. La Procura di Lagonegro ha disposto il sequestro preventivo del sito, denunciando quattro persone per danneggiamento di reperti archeologici e mancata denuncia. La Soprintendenza di Salerno ha avviato scavi, recuperando circa 200 reperti di grande valore storico, tra cui vasellame decorato, armi, fibule, monete e un “unicum”: una tegola con incisione di un uomo a cavallo. La necropoli, databile tra il V e il IV secolo a.C., presenta tombe a cappuccina, a fossa e a incinerazione, alcune attribuibili al ceramografo greco Assteas. Ulteriori indagini proseguiranno per valutare i danni e l’estensione del sito.