Una donna tedesca risulta dispersa da ieri tra le montagne del Cilento. Uscita in escursione col marito da Felitto, voleva raggiungere Magliano Vetere, distante circa 40 chilometri. L'impresa della signora di mezza età si è per il momento interrotta tra le pericolosissime gole del Calore, ricche di burroni e strapiombi. Le forze dell'ordine, ritrovato immediatamente il marito, sono alla ricerca della impavida signora, ma la tortuositò del territorio rende difficili le ricerche.

E’ in corso dall’alba un’operazione di sequestro ad Eboli, eseguita dai Carabinieri del Reparto Operativo Provinciale, su ordine dell’Autorità Giudiziaria di Salerno, nei confronti di un imprenditore agricolo della Piana del Sele. Posti sotto sequestro due capannoni, varie baracche in lamiera e 2 vasche (valore 1 milione di euro circa). Il provvedimento si era reso necessario quando, dopo alcuni controlli effettuati dei militari dell’Arma, era stata accertata la presenza di una quarantina di cittadini rumeni ai quali, per circa 100/200 euro al mese, l’agricoltore ebolitano “fittava” dei mini-appartamenti, ricavati abusivamente all’interno delle suddette strutture. Agli “ospiti” è stato notificato un’intimazione a liberare i locali; per trovare loro una nuova casa si è già formalmente interessato il Sindaco di Eboli.

Versa ancora in gravi condizioni A.B., 35 anni, di Cava de’ Tirreni, madre di una bambina di 5 anni, in coma dopo un intervento di chirurgia plastica al seno eseguito in una clinica della provincia di Caserta. Bruno Pezza, il primario della rianimazione dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, reparto dove la donna è stata ricoverata d’urgenza subito dopo l’intervento, ha dichiarato che la donna si trova in uno stato di coma farmacologico ed ipossia (mancanza di ossigeno al cervello). Accertamenti avviati dalla magistratura e dal Ministero della Salute, mentre in Parlamento è stata aperta un’inchiesta da parte della commissione sugli errori sanitari. Una nota dell’Ansa, intanto, riporta che i Nas hanno eseguito una serie di controlli nella clinica privata dove fu effettuato l'intervento. La cartella clinica della paziente è già stata acquisita, dopo l'avvio dell'inchiesta della procura. Gli investigatori hanno eseguito una verifica delle strutture, documentando l'attività con foto e riprese video. Anche il Codacons è intervenuto sulla vicenda chiedendo "un giro di vite" sull'abilitazione delle strutture autorizzate agli interventi estetici e nuove regole per il consenso informato dei pazienti: “E’ necessario il cambio delle regole sul consenso - fa sapere l’Associazione - considerato che molte donne si sottopongono ad interventi estetici senza conoscere le possibili complicanze”. I familiari della donna, attraverso il loro legale hanno reso noto di aver chiesto la nomina di un consulente tecnico.