Rifiuti. Tra chiacchiere ed indagini tutto come prima Stampa
Domenica 26 Giugno 2011 08:49

Diario di un'emergenza, Nessun risultato.

Indagine della procura di Napoli per il reato di epidemia colposa, sulla questione rifiuti. Coinvolto anche il presidente della giunta regionale della Campania Stefano Caldoro al quale si contesterebbe la mancata attivazione di discariche in altre province campane per fronteggiare l'emergenza.

Caldoro si dichiara pronto alle dimissioni ''eventualmente fossero provate responsabilita' penali per fatti commessi inconsapevolmente'' ed esprime la convinzione di ''aver fatto fino in fondo il proprio dovere''. Piu' che altro un atto dovuto, considerata la battaglia politica in Regione Campania proprio per lo sversamento dei rifiuti nelle province campane, osteggiate in modo trasversale. In merito al decreto sui rifiuti Bossi si oppone in modo netto ''Sono contrario all'operazione che stava passando in Consiglio dei Ministri, un decreto che io e Calderoli abbiamo capito essere un imbroglio e abbiamo deciso di non votare per non farlo passare. Ho fatto un sondaggio fra la gente e quei rifiuti non li vuole nessuno, altrimenti e' una storia che non finisce, loro vanno avanti a produrre rifiuti e qualcuno glieli prende. La settimana che viene saremo sommersi dal problema dei rifiuti a Napoli, e' una vergogna e lo sappiamo tutti'. Il povero Berlusconi l'altra volta aveva risolto il problema ma poi non gli hanno dato nemmeno un voto, i voti li hanno dati a uno che diceva di voler risolvere il problema senza le discariche. Ora vediamo se ne e' capace, anzi il sindaco di Napoli sia nominato commissario per i rifiuti, cosi' non scappa''.'A Bossi si aggiunge Zaia, Governatore del Veneto 'I rifiuti di Napoli non li vogliamo, ma siamo disposti ad offrire know-how e tecnici disposti a dare una mano per impostare una raccolta differenziata'. Abbiamo al riguardo 10-11 anni di storia alle spalle e per questo siamo infatti riusciti ad eliminare le discariche'. 'Cosi' come abbiamo mandato i tecnici della sanita' al servizio della sanita' napoletana siamo disposti ad inviare anche i nostri esperti ma non a portarci a casa i rifiuti''.Intanto proprio fa una eccezionale scoperta ''La camorra ostacola la nostra rivoluzione ambientale. E' evidente che c'e' una strategia dietro ai roghi e ai blocchi stradali'. Qualunque cittadino sa che l'incendio di un cassonetto causa diossina i rifiuti incendiati diventano speciali e occorrono giorni per rimuoverli.'E' chiaro che gli ambienti criminali, affaristi, e talvolta anche politici, non suonano la fanfara e non ci mettono i tappeti rossi', ma noi abbiamo la determinazione e la volonta' di andare fino in fondo per risolvere una volta per tutte questa situazione. Il sindaco di Napoli non aspetta il governo ma deve cercare di trovare le soluzioni per liberare la citta' dai rifiuti. 'Faremo anche leva sull'orgoglio dei napoletani per rendere la nostra citta', una delle piu' importanti d'Europa, autonoma sotto questo profilo.''