Il Masaniello salernitano Stampa
Martedì 25 Dicembre 2012 20:54

Quando si pensa ad un salernitano, e si usa l' appellativo caro ad uno dei piu' famosi di questi, non si fa altro che rimarcare il valore di Ippolito di Pastina, o Ippolito Pastina o ancora Ippolito da Pastena, vissuto nella prima metà del 600, il 'Masaniello salernitano', acerrimo nemico degli Spagnoli e degli Asburgo, che tento' di cambiare la storia di Salerno. Nel 1647 il pescivendolo salernitano promosse la rivolta della città alla monarchia asburgica. Ippolito, con diversi anni di galera sulle spalle, e mercenario del duca di Nocera, approfitto' della crisi economica del.tempo e di un vuoto politico in città, per assumere grande potere e prendendo, grazie ai moti rivoluzionari, possesso di Salerno e di molti paesi della provincia. Nella guerra privata agli spagnoli, ebbe il.sostegno dei rivali del tempo, i francesi, e divenne vicario generale della Basilicata e del Principato di Salerno finché, nel 1648, fu costretto al ritiro dalle mire su Salerno insieme si francesi ed al Comandante Tommaso Carignano di Savoia. Tento' una nuova sommossa nel 1654, da Castellammare di Stabia, senza riuscirci. Scomparve dal 1656, accomunato dagli spagnoli ad un comune delinquente. E' tipico comunque il tratto di un salernitano delle fornelle, pescivendolo di professione, figlio del popolo, che diventa prima brigante e mercenario, poi condottiero al soldo della Francia nella secolare lotta per la conquista del sud Italia. Ed ancora il ruolo del forte la Carnale, epicentro del potrete di Ippolito, cosi come in tutti i momenti topici della storia Salernitana.