Contrasto al narcotraffico nella città di Salerno Stampa
Venerdì 26 Giugno 2020 11:05

Nell'ambito della predisposta attività di contrasto al narcotraffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nella città, di Salerno, agenti della Squadra Mobile - Sezione Criminalità Diffusa, nel pomeriggio di ieri 24 giugno, ha tratto in &Testo 0.G. di anni 47, residente a Salerno, perché colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo Eroina e cocaina. In particolare, un poliziotto della Squadra Mobile, libero dal servizio, notato uno strano movimento in Via Trento quartiere Pastena all'altezza di un noto bar e la presenza del predetto pregiudicato, persona già nota per precedenti specifici, iniziava un servizio di osservazione e nel contempo informava i colleghi del suo ufficio, che in pochi minuti lo raggiungevano, e organizzavano un servizio di pedinamento nei vari continui spostamenti, solitamente atti a sviare eventuali controlli da parte delle forze dell'ordine. La persona in argomento, giunto in via Gian Vincenzo De Ruggiero veniva avvicinata da un tossicodipendente già conosciuto, al quale consegnava due involucri di cellophane ricevendo in cambio una somma di denaro. Prontamente bloccati, l'acquirente consegnava degli involucri di cellophane termosaldati contenenti sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina; lo spacciatore, invece, veniva sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di 34 involucri di cellophane termosatdati, di cui 13 contenenti eroina e 21 cocaina, nonché della somma di circa 500,00 curo divisa in banconote di vario taglio. Successivamente, veniva effettuata la perquisizione all'abitazione del fermato, dove venivano rinvenuti vari involucri di cellophane già confezionati e contenenti sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina, due bilancini elettronici, e vari oggetti utilizzati per il confezionamento dello stupefacente. Complessivamente venivano sequestrati 22 grammi di stupefacente del tipo eroina e 16 grammi di cocaina. O.G. dichiarato in arresto, dopo le formalità di rito, veniva tradotto presso la sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.