Vignelli risponde ai FdC Stampa
Martedì 06 Dicembre 2011 08:06

I figli delle Chiancarelle, ormai denominati FdC, in una lettera aperta, hanno scritto il 3 di Dicembre a Massimo Vignelli ed ecco la gentilissima risposta che, per quanto molto collaborativa, non placherà le polemiche:

 

Vi rispondo in modo collettivo in quanto le mail inviate sono identiche o quasi. Innanzitutto ringrazio per le dimostrazioni di rispetto nei confronti del mio lavoro e per le critiche riservate al disegno del logo Salerno.

 

Per qualsiasi lavoro esistono sempre critiche positive o negative e questa è una delle condizioni essenziali ed in definitiva utili per lo sviluppo delle proprie capacità creative. Per quanto riguarda il logo Salerno, come ho dimostrato durante la presentazione al Teatro Verdi, l'aspetto assolutamente nuovo nel campo dei programmi di identificazione coordinata, è di aver di aver concepito non un logo unico e valido per qualsiasi applicazione, ma due loghi, uno per le comunicazioni municipali ed uno per le comunicazioni promozionali.

Per quanto riguarda il logo promozionale ho mostrato solo il logo con la S, mentre in realtà il nostro progetto per la parte promozionale prevede un sistema di loghi dove la base "mare cielo" rimane costante ed il pittogramma al centro cambia secondo la destinazione (musica, medicina, cultura, sport, architettura) sempre nei colori giallo rosso.

Abbiamo quindi un sistema basato su identità e diversità, concetto di molto più avanzato che non il tradizionale logo unico. Purtroppo solo quello con la S, generico per Salerno, è stato presentato. Il sistema dei loghi avrebbe soddisfatto le esigenze e l'immaginazione del pubblico, e fatto capire la flessibilità d'uso del concetto di logo. Spero che quanto prima l'intero programma possa essere messo in uso.

Per quanto riguarda i nostri compensi professionali, come ho già avuto occasione di dire, non abbiamo mai discusso con il Sindaco nessuna cifra, in quanto si tratta di lavori in corso che hanno compreso e che comprendono molti più aspetti che non i loghi. Se avete visto la nostra presentazione avrete notato che l'applicazione del programma grafico è molto più estesa del logo.

Devo notare ancora una volta come la scarsa professionalità dei media italiani abbia profondamente influito sulla cultura pubblica, abbassando il livello a provincialismi da terzo mondo. Non mi sorprende che gran parte delle reazioni al logo fossero in realtà dovute ai presupposti 200.000 euro, cifra che non si riferisce al nostro lavoro ma allo stanziamento del Comune per lavori di comunicazione, al di là del nostro.

Il clima di gratuita provocazione fa purtroppo parte della cultura italiana, glorificata da una irresponsabile pubblicità e dal livello dei media. Mi spiace pensare che siate cresciuti in questo clima, ma mi auguro che facciate il più possibile per uscirne. Mi auguro che una volta compreso la portata del programma di comunicazione per la Città di Salerno, possiate riconoscere in esso le costanti del nostro lavoro, costanti che sembrate apprezzare e di cui vi sono grato.