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XXII Edizione Premio Nazionale Guido Scocozza PDF Stampa E-mail
Lunedì 28 Marzo 2016 12:39

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In una splendida cornice di solidarietà, la XXII Edizione del Premio Nazione Guido Scocozza ha raccolto il mondo che da oltre vent’anni si occupa di assistenza ai disabili.

Il Premio che prende il nome dal giovane volontario che fu vittima di un attentato terroristico avvenuto a Napoli 30 anni fa, è stato assegnato a Sebastiano Nino Fezza, già reporter Rai, dell'associazione Insieme per la Siria, testimone della sofferenza delle popolazioni nel mondo vittime di guerre e soprusi che ha presentato un toccante servizio filmato. Una documentazione sugli ospedali psichiatrici giudiziari, per il riconoscimento assegnato dalla città di Salerno al presidente del patto per la salute mentale, Nicola Merola, ha scosso ed emozionato la platea. In una serata in cui si sono alternati i momenti di emozione per le parole di testimonianza dei protagonisti, parentesi divertenti e musicali ma altrettanto emozionanti e profonde con il coro del Mio canto libero, risultato proprio delle attività rieducative di Rete Solidale, i balli della Salerno 2000, un premio è stato intitolato a Pierluigi Schiavone vittima di un incidente di volo a bordo di un elicottero proprio mentre faceva opera di volontariato, ed attribuito a Felice Carpentieri, anch’egli volontario. I protagonisti veri sono stati pero' proprio loro, gli ospiti delle case famiglia di Rete Solidale, i ragazzi di Carmen Guarino, il vero motore di tanto lavoro che porta oggi Rete Solidale ad aver arricchito il nostro territorio del piu' importante esempio di solidarietà, tutti ugualmente dolci, determinati, orgogliosi di quanto riescono a vivere nonostante la disabilità. Noi ne abbiamo conosciuto alcuni, e ci siamo sentiti fortunati di aver potuto vivere da vicino un mondo così particolare, fatto di persone speciali. Questa testimonianza vogliamo dedicarla ad ognuno di loro, simbolo per noi di quanto possibile fare per persone meno fortunate ma forse, anche per questo, in grado di trasmettere sensazioni positive come pochi.