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Gubitosi, oltre 40 milioni di telespettatori per il nostro Festival PDF Stampa E-mail
Giovedì 21 Luglio 2011 19:01

Gubitosi, oltre 40 milioni di telespettatori per il nostro Festival

Sono stati oltre 40 milioni i telespettatori che hannoseguito, solo sulle reti Mediaset, la programmazione dedicata alla 41esimaedizione del Giffoni Film Festival. A questi si aggiungono i milioni  di telespettatori che hanno visto levarie fasi del GFF sugli altri network digitali e satellitari. Un risultato eccezionale, come ha spiegato il direttore Claudio Gubitosi: ”Ringrazio Mediaset, Rai, Sky, Mtv, Lira Tv etutte le 50 tv e network che, in Italiae all’estero, ci hanno seguito facendo registrare ascolti straordinari che ciriempiono di gioia”, ha detto Gubitosi. 

Tra gli altri numeri record del Festival, 3.300 giurati arrivati da 51 nazioni e 150 città italiane, 1.800 famiglie, 140.000 presenze in 11 giorni, 300 giornalisti accreditati, 8.000 articoli dai siti webusciti in tutto il mondo, +63% rispetto allo scorso anno, che pure era il quarantennale del Festival, e +263% per gli articoli in lingua inglese, presenze fortissime e costanti su twitter e facebook, 100mila visitatori al giorno per il sito GFF, 50% in più dello scorsoanno, boom di ascolti televisivi per gli spazi dedicati al Festival, 28.000 voti arrivati sul sito del GFF perla mostra Linkolors, 70 mila visualizzazione per la web tv da 80 paesi, 145film in programma. Presentato in anteprima al GiffoniFilm Festival il nuovo duro teen-movie del 22enne Andrea Biglione con lacolonna sonora di Paolo Jannacci. Un grande auspicio per il panorama giovanile del cinema italiano, è stata presentata al Giffoni Film Festival l’anteprima di “Almeno tu nell’universo”“ Un film di giovani, fatto da giovani” ha commentato il regista 22enne Andrea Biglione “Ma non è una banalecommedia adolescenziale. Vuole trasmettere il senso della vita, anche parlandodi morte”. Tra racconti di vita e lo spettro della morte, questa opera prima di Andrea, classe 1989, figlio di Luca Biglione che ne firma il soggetto (insieme a Luciano Martino) e la sceneggiatura, è una storia sul grande amore e la sua capacità di entrare nelle vite delle persone per rivoluzionarle in maniera assoluta e travolgente. Un teen-movie che racconta gli intrecci passionali di quattro amici tra rapporti familiari difficili, smanie autodistruttive e la necessità di essere felici nonostante lospettro di una grave malattia. “Il film può essere diviso in due parti, una molto più spensierata, piena di musica, di allegria, l’altra molto più dura” ha raccontato Luca nel corso dell’incontro con i ragazzi del Festival, che lo ha visto protagonista insieme al resto del cast Giulia Elettra Gorietti, Giuseppe Maggio (già idolo delle teen in “Amore 14” di Federico Moccia), Chiara Gensini e Mauro Meconi (il Fierolocchio di “Romanzo Criminale – La Serie” diSergio Sollima). “Non volevo raccontare una storia che fosse solo spensierata”. In un mix di esperienza professionale freschezza giovanile, il film ha nel cast anche Andrea Roncato, Enzo Salvi, Agnese Nano, Maurizio Mattioli, Mariano D’Angelo. La colonna sonora originale è di Paolo Jannacci, il figlio musicista del noto cantautore Enzo Jannacci. 

LINO BANFI, DICO ADDIO A NONNO LIBERO E MI SCUSO PER ORONZO CANA’2

Al Giffoni Film Festival l’attore de“L’allenatore del pallone” parla dei progetti futuri tra cinema e tv “Datrent’anni non mi amo più fisicamente ma da quando sono produttore riesco anchea rivedermi in video” “Sonorimasto molto legato al personaggio, ma NonnoLibero non può tornare” Lino Banfi ospite oggi dell’ultima giornata delGiffoni Film Festival, nonostante qualche bambino continui a chiamarlo così,dice addio al personaggio che lo ha eletto ‘nonno d’Italia’ “Ora sono legatoper i prossimi tre anni a nuovi progetti, pur volendo, potrei tornare in “Unmedico in famiglia” solo a 78 anni. Preferisco che il pubblico ricordi NonnoLibero ancora giovane”. “Ora ho fondato una mia casa diproduzione – aggiunge Banfi – che si chiama “Alba 3000”. Sono cambiate molte cose da quando sono produttore. Dauna trentina d’anni non mi amo più fisicamente, per questo non mi rivedevo mainei girati. Non mi sopporto, mi sento anche più grasso di Giuliano Ferrara, con il triplo mento alla Modigliani,e le guancione. Ora però, da quando produco io i miei lavori riesco a rivedermianche mille volte”. “Devo chiedere scusa a tutti quelli chemi vogliono bene per il sequel de “L’allenatore del Pallone”, perché meritavanodi più – Lino Banfi, parla anche di uno dei suoi film di maggior successo –Oggi con la mia produzione non sarebbe capitato. Io mi occupo davvero di tuttoanche dei costumi. In “L’allenatore del Pallone 2” hanno speso poco, ne èvenuta fuori una cosa misera, anche se il film ha incassato molto. Mi dispiacedavvero”. E sui suoi progetti futuri Lino Banfi aggiunge “Diventerò il commissarioZagaria, che poi è davvero il mio cognome. Forse non farà dimenticare il personaggiodi nonno Libero ma andrà di pari passo. La serie, che si chiamerà proprio “Il commissario Zagaria”, andrà su Canale 5. Sono state girate già leprime due puntate, e ne sono in cantiere altre sei. I commissari oggi in tv,sono belli, abbronzati, con gli occhiali da sole, che si rotolano per terra epoi baciano in continuazione…baciano sempre e bene - scherza Banfi – Il miocommissario, invece, sarà un po’ anomalo. E’ un commissario che si commuove perun cane che viene investito o per un ragazzo che muove di overdose. Non usa lapistola ma il cervello”. “Ho progetti anche per il cinema – prosegue Banfi -  Farò un film corale con i mieiconterranei pugliesi, girato nel Salento che si chiamerà “La Delagation”, sarà diretto da Sergio Rubini, ci sarà lo stesso Sergio ed anche Riccardo Scamarcio”. “Dopo il successoche ho avuto in Germania con «Maria, ihmschmeckt's nicht'» («Maria, non gli piace» che in Italia si chiama: «Indovina chi sposa mia figlia»), -continua - ora ho in progetto una sorta di seguito di questo film, con il miopersonaggio che va a Los Angeles. Farà una parte anche Robert De Niro”.