Continua l’azione dei Carabinieri di Battipaglia (Sa) e della Procura della Repubblica di Salerno diretta dal Dr Franco Roberti per contrastare il dilagante fenomeno dell’usura, fenomeno che per diffusione e penetrazione rischia di mettere a dura prova anche il regolare sviluppo dell’economia dell’intera piana del Sele.
Dopo gli arresti compiuti negli ultimi mesi in flagranza dai militari dell’Arma di appartenenti ad organizzazioni camorristiche e di insospettabili che avevano estorto anche con minacce di morte e qualche volta anche con la violenza fisica, il pagamento delle rate degli interessi usurari alle povere vittime, ad essere arrestato, questo volta, è un pregiudicato già arrestato in flagranza per gli stessi reati nello scorso mese di ottobre. L’usuraio praticava prestiti con interessi usurari da capogiro calcolati dai militari dell’Arma intorno al 120% annuo. I Carabinieri all’esito delle molteplici operazioni di perquisizione e sequestro compiute in occasione dei precedenti arresti avevano rilevato la presenza di alcuni titoli di credito firmati in bianco da alcune vittime le quali convocate in caserma hanno ammesso di essere vittima di attività usuraie, anche da parte del’usuraio battipagliese, già arrestato per lo stesso reato a carico di altra vittima. L’usuraio oltre ai soliti interessi pari al 120% annuo pretendeva, in caso di mancato pagamento dei debiti vantati, anche il trasferimento di proprietà di unità immobiliari.
I Carabinieri di Battipaglia hanno cosi redatto una puntuale informativa alla Procura della Repubblica di Salerno che ha portato oggi all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno. Come da copione l’arrestato, AR cl 1941, minacciando le sue vittime di porre all’incasso i titoli di credito ricevuti in garanzia e qualche volta anche di far intervenire i “suoi amici” pretendeva ed otteneva il saldo delle rate e degli interessi usurai approfittando anche della invivibile situazione di assoggettamento psicologico delle vittime che durava ormai da anni.
Salgono a ventuno gli arresti compiuti dai Carabinieri nell’ambito dello stesso filone di indagine volto a contrastare il fenomeno usuraio. Proprio di questi giorni le condanne a pene severissime (e patteggiate) di due degli ultimi arrestati.