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SARNO: Servizio di Refezione scolastica sotto accusa PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Febbraio 2024 08:13

. Il candidato sindaco Giovanni Cocca interviene dopo le proteste dei genitori.

Le forze di opposizione già da qualche anno hanno denunciato gravi anomalie sulla gara vinta dalla società Ristonet che si è aggiudicata il servizio al costo di 2,98 euro a pasto. Un costo così basso non avrebbe certamente garantito la qualità degli alimenti. Infatti, il criterio scelto dai nostri amministratori per l'aggiudicazione del servizio mensa fu quello dell'offerta economica più vantaggiosa (o minor prezzo). Oggi si raccolgono le proteste dei genitori che evidenziano criticità in merito al menù e al suo scarso gradimento da parte dei bambini. “La questione che sollevo, in primis come genitore, – spiega il candidato sindaco Cocca – riguarda il calo della qualità delle pietanze e il mancato rispetto degli accordi relativamente al menù stabilito. Capita, infatti, che i bambini in una settimana mangino pasta al pomodoro anche per 4 giorni consecutivi. Le famiglie chiedono, dunque, che il menù venga caricato sulla piattaforma dedicata, in modo da poter controllare quali cibi vengono somministrati ai loro bambini. E le ripetute segnalazioni effettuate nella Consulta scolastica non sono state recepite dalla società appaltatrice, tra cui la predisposizione di nuovi menù. Dopo le richieste di chiarimenti e le perplessità sollevate dalle forze di opposizione il 16 Gennaio scorso l'azienda appaltatrice ha effettuato una formale richiesta al Comune di Sarno di adeguamento del prezzo. La società, in sintesi, ammette che per garantire un livello adeguato della qualità degli alimenti ha bisogno di essere pagata di più. Tutto questo dimostra come la questione sia stata gestita in modo approssimativo. Gli errori di cattiva gestione della cosa pubblica da parte di questa amministrazione si ripercuotono sulle nostre vite e su quelle dei nostri figli. Nella futura amministrazione comunale sarà scelto un modello di gestione completamente diverso. Il punto fondamentale sarà garantire la qualità degli alimenti adeguatamente serviti, utilizzando prodotti provenienti da una filiera agroalimentare, di origine protetta, del nostro territorio”.