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Dichiarazioni di Vincenzo De Luca su Lira Tv, 22 giugno 2012 PDF Stampa E-mail
Sabato 23 Giugno 2012 12:18

Voto in Grecia e crisi

In Grecia è andata bene. Se fosse andato male il voto greco ci staremmo leccando tutti le ferite, si sarebbe innescato un processo di crisi dell’Unione Europea che sarebbe stato un disastro per tutti. Ovviamente questo non basta, ora si deve affrontare questa crisi drammatica prendendo decisioni concludenti entro questo mese. Forse la Germania ha finalmente compreso che se non riparte l’economia reale non si salva nessuno, neppure la Germania stessa, che ha bisogno del mercato europeo. Vediamo se si decidono a realizzare un fondo europeo per gli investimenti, fermo restando il percorso virtuoso di rientro dai debiti pubblici. In ogni caso sembra si siano creati i presupposti per riprendere il cammino.

L’Italia ha fatto la sua parte, ci presentiamo oggi con un volto dignitoso, a parte lo squallore offerto dalle forze politiche: se i politici facessero il voto del silenzio eviteremmo figuracce. Mentre Monti cerca di ricostruire un’immagine dignitosa del Paese, ascoltiamo dichiarazioni sconcertanti come quella di Berlusconi sulla possibile uscita dall’Euro o come quella del Presidente di Confindustria sulla riforma del lavoro. Aspettiamoci per i prossimi mesi, con l’approssimarsi delle elezioni, un rifiorire delle chiacchiere e degli eterni dibattiti della politica.

 

Politica

Le vicende come quelle di Lusi mi mettono tristezza, non c’è da stare allegri: ma almeno in questo caso non sono state prese decisioni vergognose. In tutta la vicenda non mi è molto chiara la posizione di Rutelli, come bizzarra mi sembra la sua idea di mettersi a capo di un partito che raggiunge lo 0,5% di consensi: intanto comunque Lusi va in galera, ma un partito come l’Api rimane…Ciò che resta della vicenda, in ogni caso, è ancora una volta un’immagine della separazione della politica dal paese reale.

Il problema dell’Italia è che dagli annunci ai risultati concreti passano epoche geologiche. È stato presentato il decreto sviluppo: da allora che cosa è successo e cosa si prevede che succeda da qui a qualche mese? La linea di marcia è giusta, ma da questa intenzione alla concretizzazione c’è una distanza immensa. Dal punto di vista della sburocratizzazione siamo a 0, quanto al taglio delle Province allo 0,5. Le si poteva eliminare in un giorno: avremmo risparmiato in un colpo oltre 5 miliardi di euro e contemporaneamente avremmo dato nuove motivazioni al personale, avremmo dato una mano ai comuni, avremmo chiuso delle istituzioni che non sono altro che “contributifici”, dei bancomat che tengono in piedi le clientele politiche. E niente è stato fatto sul piano della lotta all’evasione fiscale. Ci vuole equità, bisogna far capire ai cittadini che tutti, non solo la povera gente, devono fare sacrifici: già questo creerebbe un clima diverso, di unità, di partecipazione allo sforzo di rilancio dell’Italia. Al Comune di Salerno stiamo facendo delle verifiche fiscali, vedrete che ci saranno delle sorprese...

 

Regione

Ci sono pezzi di questo Paese che non si arrendono e Salerno ne è un esempio. Ma in generale in Italia manca il coraggio, la visione, la capacità amministrativa; e soprattutto in Campania manca in particolare un’idea di sviluppo: qui siamo fermi ad una logica politica antica, quella delle porcherie clientelari. Ciò che mi fa più rabbia è che potremmo investire 8 miliardi di euro di fondi europei, ma non si fa niente, quei soldi stanno lì. Si potrebbero, per esempio, utilizzare i fondi rimanenti dai ribassi delle gare, milioni di euro che potremmo in tempi brevissimi ridistribuire alle istituzioni che hanno fatto le gare; basterebbe una firma, non si fa nemmeno questo. Se continua questo ritmo di passività arriveremo a fine legislatura trovandoci a dover restituire alla Comunità Europea miliardi che non siamo riusciti ad investire.

Qualche giorno fa ho avuto un incontro con Aldo Loris Rossi: si è parlato del progetto Ro-Sa, il progetto per la costruzione di un asse di 3-400 km di fascia costiera da Roma al Cilento, che, se riuscissimo ad investire i fondi europei, potrebbe essere il più grande distretto turistico del Mondo; e si potrebbe pensare anche ad un asse interno fino a Benevento e Avellino con la creazione di piccoli centri industriali e artigianali. Potremmo concretizzare un progetto che potrebbe essere tra i più importanti dello sviluppo italiano; nessuno, però, sta lavorando per concretizzare questa idea che potrebbe essere una rivoluzione produttiva capace di creare 100mila posti di lavoro. Si tratta di un progetto affascinante, che però necessiterebbe della piena concentrazione di tutte le forze umane, amministrative, ideali: qui, invece, si pensa a come dare gli stipendi ai liquidatori del Cstp o a come  piazzare qualcuno all’aeroporto. A proposito, ho visto che, nonostante la sesta inaugurazione, un volo per Milano Malpensa ha raccolto ben un viaggiatore…gli si dovrebbe dare una medaglia al valore. Non ci sono parole, milioni di euro buttati a mare.

E ancora il capitolo la sanità. Si sta facendo il bando per il 118: bene, direttore generale e direttore sanitario non si sono ancora messi d’accordo tra loro... Quanto alla vicenda ospedale e facoltà di medicina, tutta la mia solidarietà va al Rettore Pasquino: invito la Regione ad avere quantomeno comportamenti civili, a parlare e confrontarsi con il Rettore del destino di un ospedale inserito in ambito universitario.

Non so davvero come definire questa fase di governo del Pdl in Provincia e Regione: peggio della Prima Repubblica, questi sono solo “peracottari”.

 

Tagli alla giustizia

Si rischia di mettere in discussione la Corte d’Appello. Credo sia un dovere nazionale cercare di risparmiare dovunque sia possibile, ma questa ipotesi paventata per gli uffici giudiziari della provincia di Salerno è insostenibile: rischiamo di avere un risultato contrario all’obiettivo. Credo che sarebbe ragionevole discutere nel merito con le forze interessate per comprendere le situazioni e i carichi di lavoro reali: non dobbiamo limitarci ai tagli lineari, che sono dei tagli fatti a caso. In tutto questo è ancor più prioritario trovare i soldi per il completamento della Cittadella Giudiziaria di Salerno: bisogna trovare quanto prima altri 30 milioni per interventi che peraltro ha voluto il Ministero, non il Comune di Salerno.

 

Porta Ovest e altri cantieri

A Salerno dobbiamo vivere in un clima di fiducia, perché quello che sta accadendo è entusiasmante. Sappiamo che ci sono problemi più grandi legati alla crisi economica, ma per quello che stiamo facendo stiamo diventando un modello; speriamo solo non ci tolgano l’ossigeno necessario per vivere.

Porta Ovest è il più grande progetto che si appalta in Italia, un investimento complessivo di 220 milioni di euro. Ieri è partito il I lotto, che riguarda la sistemazione della strada di entrata da Nord in città, che ci consentirà di avere un ingresso adeguato alla bellezza della nostra città e al contempo, grazie alla realizzazione di un ponte di collegamento tra via Risorgimento e via Frà Generoso, di migliorare sensibilmente la circolazione stradale.. Pensiamo, inoltre, di operare uno sbancamento del tratto di collina a valle del Cernicchiara, per realizzare una grande area di parcheggio di filtro ed interscambio, alla quale associare un servizio di navetta per il centro. Intanto siamo già in gara per il II lotto di Porta Ovest, che comprende gli interventi più significativi: su tutti la realizzazione di due gallerie per il collegamento diretto tra l'uscita nord dell'autostrada e il porto commerciale e di un terzo tunnel a monte, in corrispondenza della galleria del Seminario, che porterà direttamente in città. Questo progetto è il frutto di 10-15 anni di lavoro, di un'idea, di un disegno chiaro della città, redatto con l'obiettivo specifico di risolvere il vecchio problema del rapporto tra città e porto commerciale.

Il cantiere di Trincerone Est non è fermo: semplicemente le Ferrovie dello Stato stanno facendo un’ulteriore messa a punto degli orari, in modo da far coincidere i lavori del Trincerone con quelli per l’intervento nella galleria ferroviaria.

Intanto in questi giorni stiamo piantando le palme al lungomare: l’obiettivo è creare poi un fiume di verde, con aiuole e piante rampicanti, per collegare il lungomare a Piazza della Libertà. Abbiamo, inoltre, reperito delle risorse per i cantieri del San Nicola, di Palazzo Fruscione, di Piazza della Libertà e della Stazione Marittima, che a settembre dovrebbe vedere realizzata l’illuminazione con l’effetto cielo stellato.

 

Commercio

A tutto questo si aggiunge il commercio: la prossima settimana si firmano i contratti con coloro che si sono aggiudicati il bando per i locali commerciali e che dunque potranno prenderne subito possesso: i fitti ammontano a 500mila euro l’anno, che fra qualche anno andranno al Comune di Salerno..

La Notte Bianca nella zona orientale è stata una bella iniziativa che ha riscosso un ottimo successo; meno bene è andata quella al centro storico, forse perché fatta di domenica. Di certo è mancato il dinamismo: in strada c’era un fiume di gente, ma nei Mercanti era difficile trovare un bar aperto.

 

Tarsu

Il 30 giugno scade il termine per la richiesta di riduzione ed esenzione dalla Tarsu: si può chiedere l’esenzione totale se si ha la pensione minima e se non si ha un’abitazione di lusso e non ci sono altri redditi in famiglia; si può avere la riduzione del 30% se si ha un reddito familiare che non vada oltre i 12mila euro o oltre 15mila euro in una famiglia che conti tra i suoi membri portatori di handicap o una persona licenziata, in mobilità o in cassa integrazione o se il nucleo familiare è composto da una sola persona oltre i 75 anni di età. Cerchiamo, così, di dare una mano alla povera gente.

 

Salernitana

Abbiamo visto la città piena di colori granata: mi associo a questo momento di passione sportiva. In attesa di rivedere in campo i nostri simboli, voglio ricordare ai nostri amici di Roma di non distrarsi rispetto al progetto sportivo: facciamo gli investimenti, prepariamo la squadra, quale che sia la categoria nella quale andremo a giocare.