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Ancora litigi nella maggioranza PDF Stampa E-mail
Domenica 04 Luglio 2010 11:49

Da un lato c'è un senso positivo nelle tensioni di questo Governo. Non piace a nessuno la manovra, non si comprende il bisogno, in un momento in cui si rischia di veder congelare le tredicesime per recuperare il debito, che le banche crollino, che la disoccupazione raggiunga livelli da terzo mondo, di discutere e litigare ed emendare leggi come quella sulle intercettazioni. La quotidianetà è ormai fatta di conferme e smentite di litigi nella maggioranza, e di Berlusconi che cerca di mediare tra le scelte impopolari dei suoi ministri, ed il popolo che rischia di abbandonarlo. In questa situazione di stallo due nomi su tutti, Tremonti e Fini, destabilizzano il Premier. Lo destabilizzano perchè sono i suoi antagonisti interni, i due uomini che possono togliergli la poltrona, che lo sopravanzano da anni nei sondaggi di popolarità. Per questo Bonaiuti si affretta a smentire uno scontro tra il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell'Economia. Nel suo esilio Fini continua invece a dare battaglia, contestando qualsiasi decisone del Governo, o  meglio, trovando sempre qualcosa di modificabile. Sulla ipotesi di espulsione dal partito, afferma 'Ci provino pure a cacciarmi, in questa vicenda io sono piantato nella Costituzione, nella legalita. Chi stabilisce il confine tra l'eresia e l'ortodossia in un partito che si dice liberale ed europeo? Se la legge sulle intercettazioni passasse cosi' com'e' i nostri elettori sensibili all'argomento capirebbero che c'e' un problema di legalita''. In caso di rottura del Pdl nascerebbe qualcosa di nuovo'.