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Distretto Turistico Costa d’Amalfi PDF Stampa E-mail
Mercoledì 22 Gennaio 2014 09:14

La Conferenza dei Sindaci Costa d’Amalfi, nella riunione tenuta a Scala l’11 gennaio scorso, ha evidenziato l’incongruenza derivante dalla normativa afferente i distretti turistici, giusta legge n. 106/2011, che ha prodotto l’effetto di segmentare il territorio in maniera anomala ed irrazionale rispetto alla vocazione socio-economica dei singoli Comuni e dell’omogeneità del medesimo. A mo’ di esempio, risulta incongruente la particolarità che due Comuni viciniori quali Scala e Ravello, quest’ultimo faccia parte del distretto turistico, in virtù di una propaggine a mare e l’altro, pur essendo un territorio a vocazione praticamente identica, è escluso in quanto per alcuni metri non è bagnato dal mare. Si fa affidamento ai parlamentari della provincia di Salerno, affinché si rendano promotori di una proposta correttiva della legge n. 106/2011, al fine di prevedere l’inclusione di parti del territorio tenendo conto della omogeneità e complementarietà dei comparti turistici e non unicamente il criterio, un po’ cervellotico dello sbocco a mare; tanto riferito alle due coste amalfitana e cilentana. In attesa dell’auspicato iter parlamentare, si prega il Presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi di voler prevedere, nel rispetto delle rispettive autonomie, accordi di collaborazione secondo le modalità che si riterranno opportune tra il Distretto turistico stesso ed i Comuni di Agerola, Scala, Tramonti e Cava de’ Tirreni. Rendendomi disponibile ad ogni possibile supporto, a nome dei colleghi tutti della Costa d’Amalfi, resto fiducioso in un positivo sviluppo nel senso auspicato. Dott. Antonio Della Pietra Presidente