Tra i reperti sequestrati nel sottotetto della chiesa della Trinità di Potenza, dove è stato ritrovato il corpo di Elisa Claps, i periti nominati dal gip di Salerno hanno isolato il dna di due uomini diversi. I due dna saranno confrontati con quello di Danilo Restivo, unico indagato per il delitto della giovane, attualmente in carcere in Gran Bretagna.

La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito una serie di arresti e di sequestri di aziende, nei confronti di alcuni ex dirigenti di Trenitalia e di imprenditori accusati di pilotare e turbare l'affidamento di gare per l'assegnazione della manutenzione di carrozze e locomotori. Gli appalti, affidati illegalmente con trattative singole e private, ammontano a 10 mln di euro. Le imprese assegnatarie erano riconducibili a parenti di un dirigente della società pubblica. Fra i reati ipotizzati, associazione per delinquere finalizzata a turbata libertà degli incanti, corruzione, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti. Nell'ambito delle gare truccate, gli indagati avevano realizzato un'organizzazione finalizzata a "pilotare in modo sistematico e seriale" gli appalti di Trenitalia in cambio di tangenti, egemonizzando il mercato degli appalti ferroviari. Addirittura era stato creato un cartello di "imprese amiche". Questa è l'accusa rivolta dai magistrati della Procura di Napoli a 5 persone, due dirigenti licenziati di recente e 3 imprenditori. I provvedimenti sono stati disposti dal Gip di Napoli Luigi Giordano su richiesta dei Pm, Henry John Woodcock e Francesco Curcio.

Restano gravi le condizioni della studentessa universitaria 34enne ferita per errore durante un agguato a Catania, davanti alla Facoltà di Lettere e Lingue straniere. Un proiettile vagante si è conficcato nel collo, causandole lesioni ad alcune vertebre cervicali. In mattinata verrà sottoposta a intervento chirurgico, nell'ospedale Garibaldi, dove è ricoverata. Cinque in tutto i colpi esplosi e destinati a un presunto boss del clan Zuccaro, ferito anch’egli e in prognosi riservata. Intanto è stato arrestato il presunto colpevole; si tratta di un impiegato comunale, di 54 anni, che è stato riconosciuto dai molti testi ascoltati dalla Polizia e grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza dei negozi. Interrogato dai magistrati, ha confessato. Esclusa la matrice mafiosa. Il pregiudicato ferito era fuggito con una nipote, sposata, dell'uomo: voleva vendicare l'onore familiare. L'aggressore è incensurato, ma il figlio è stato coinvolto in un'inchiesta sui clan catanesi.

Ha ucciso due donne, una a Riva di Chieri, nel Torinese, l'altra a Rivolta d'Adda, in provincia di Cremona, poi si è tolto la vita, sparandosi. Dopo due delitti in poche ore, Gaetano De Carlo, 55 anni, carrozziere, ha deciso di farla finita. Analoghe le modalità dei due omicidi. Maria Montanaro, 36 anni, ex compagna dell'uomo, è stata uccisa con tre colpi di arma da fuoco al volto. La seconda donna, 42 anni,è stata freddata con uno sparo alla testa. Anche lei era una sua ex. L'uomo era ricercato dalla mattinata per l'omicidio nel Torinese. Nel pomeriggio, il secondo assassinio.