Attentato a Mogadiscio. Alcuni parlamentari che si trovavano in un hotel sono rimasti uccisi in un attacco di insorti, che ha provocato in totale 41 vittime. L'hotel Mona è abitualmente frequentato da parlamentari somali, ma circa una ventina delle 41 vittime sono civili innocenti. La polizia somala ha immediatamente circonadato l'hotel, ed uno dei terroristi è stato catturato.

Un bus turistico è stato oggetto di attacco da parte di un uomo armato che ha preso in ostaggio 19 persone a Manila. L'ex poliziotto, armato di un fucile d'assalto M-16, vorrebbe con questo gesto il reintegro tra le forze dell'ordine filippine.

Una flebo contaminata da batteri la causa della morte di due neonati nel policlinico universitario tedesco di Magonza. I due piccoli erano in terapia intensiva nel reparto di pediatria. La flebo, che doveva alimentare 9 neonati, di cui 5 ancora in pericolo di vita, è la causa probabilissima dei decessi.

Il problema Cina è sempre piu' invasivo. Se da un lato l'economia cinese acquisisce successi di mercato ancora una volta il prodotto di questo successo sembra basarsi sulla mancanza del rispetto delle norme basilari sulla qualità dei prodotti oltre che di un fenomeno di sfruttamento del lavoro che favorisce la concorrenza rispetto a paesi occidentali blindati da norme in materia di commercio e lavoro. Più di cento tonnellate di latte avvelenato dalla melamina sono state questa volta sequestrate nel nord della Cina. Circa 50 le persone tra arrestati e fermati. Il latte avvelenato è prodotto da quattro diverse imprese, a riprova di un sistema diffuso, la cui tossicità colpisce soprattutto i bambini, e diversi sono i neonati morti in Cina per colpa della eccessiva presenza di melanina nel latte in questi ultimi anni. Difficile se non impossibile che il latte cinese possa essere commercializzato nel resto del mondo, ma rimane un problema di fondo che non si riesce ad affrontare, molto probabilmebte per i troppi interessi in gioco. Sequestrati intanto a Roma migliaia di giocattoli, casalinghi e capi d'abbigliamento cinesi per un totale di 15 milioni di euro. La merce contraffatta era in un capannone della Prenestina. I prodotti, oltre che contraffatti, sono anche cancerogeni e pericolosi per la salute. Il titolare della ditta, un cittadino cinese, e' stato denunciato.