Trova riscontro positivo, a Palazzo Sant’Agostino, la proposta avanzata dal componente del Comitato Provinciale del Pdl Antonio Roscia di realizzare una funivia panoramica per collegare il centro di Salerno con il castello di Arechi. Lo rende noto l’assessore ai Lavori pubblici: «E’ un’ipotesi progettuale senz’altro interessante, alla quale avevamo già pensato, tant’è che c’è in programma un apposito studio di fattibilità da parte del Settore Lavori pubblici – spiega Marcello Feola – Crediamo anche noi che gioverebbe all’immagine turistica di Salerno e che, anche se questo naturalmente dovrà essere precisamente stimato, sarebbe un intervento tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile da parte degli Enti locali».

I cittadini potranno svolgere le pratiche inerenti il Comune di Salerno presso gli uffici postali in tutto il territorio nazionale

Spetterà al Tribunale amministrativo regionale della Campania esprimersi nei prossimi giorni sulla questione-sottopassi e, in particolare, sul ricorso proposto da alcune imprese in relazione all’affidamento dei lavori. Il Consiglio di Stato, infatti, il 22 maggio, riunitosi in seduta plenaria, ha rinviato al Tar l’importante decisione. Successivamente, dunque, la vicenda potrebbe risultare maggiormente chiara, come era stato già annunciato il 20 aprile scorso dai vertici di Rete ferroviaria italiana in un incontro presso la sede centrale di Roma con il Sindaco Ernesto Sica e l’Amministrazione.

“Esprimo viva soddisfazione per l’approvazione della proposta della maggioranza rispetto all’aumento dei corrispettivi da parte dei soci del Cstp e la ricapitalizzazione dell’azienda”. Così, il consigliere provinciale Antonio Anastasio, presidente della Commissione consiliare Trasporti, che ha presentato, insieme al consigliere Salvatore Memoli, la proposta al Consiglio provinciale odierno. “L’Amministrazione Cirielli- continua- è vicina ai lavoratori ed ha mostrato di essere concreta, anche in questa occasione”. “Al contrario, il Pd- conclude Anastasio- ha mostrato di non assumersi le proprie responsabilità abbandonando l’aula al momento della votazione, dopo aver tenuto un comportamento strumentale e demagogico durante la discussione in aula”.