Relativamente al piano di rientro del settore sanitario il Consigliere Pica scrive direttamente al Commissario Straordinario Francesco de Simone ed al sub Commissario Zuccatelli . 'Dalle notizie apparse sulla stampa e da alcune indiscrezioni raccolte negli ultimi giorni, le schede di sintesi del citato piano attuativo in itinere sembrano non rispecchiare in pieno le indicazioni tecniche e le segnalazioni pervenute dalle rappresentanze locali che meglio conoscono le realtà di riferimento nello specifico per l’Ospedale di Sapri, andrebbe diversamente specificata la presenza e la funzionalità dell’U.O. di rianimazione sicuramente necessaria in relazione al II Livello dell’emergenza. Parimenti, le unità operative già presenti ed attive, come la dialisi, andrebbero mantenute per rispondere alle specifiche esigenze dell’utenza interessata. Sul piano generale, la caratterizzazione geografica e la rete dei collegamenti della nostra Provincia sono fattori prioritari tali da dover far riflettere su una possibile riprogrammazione degli interventi a farsi soprattutto per quanto attiene l’urgenza e l’emergenza che nel rispetto dei parametri di spesa debbono essere capillari ed immediate nel mentre l’elezione e la specialistica rispondono a criteri oggettivamente diversi drammatica la situazione anche dei SAUT nel Golfo di Policastro; attesa tra l’altro la peculiarità geografica e territoriale del Golfo di Policastro, si evidenzia la necessità di rimodulare e razionalizzare l’esistenza dei servizi di urgenza e di emergenza prevedendo la conferma del SAUT di Casaletto Spartano quale postazione più utile a servire le aree interne del Golfo. Così come concordato in occasione dell’audizione nella V Commissione Regionale Sanità, mi permetto pertanto segnalare l’opportunità di un ampio confronto per una definizione puntuale dell’intera rete assistenziale provinciale che riesca a considerare le specificità di aree fortemente urbanizzate o di frontiera come appunto Sapri, ma anche l’Agro-Nocerino, Agropoli, Roccadaspide e la Piana del Sele'. Pica si riferisce sicuramente a territori molto isolati per i quali andrebbe considerata una riorganizzazione in funzione dell'urografia, piu' che della reale denistà del territorio, ma è anche vero che una maggiore funzionalità del servizio sanitario dovrebbe puntare soprattutto a rendere funzionali ed attive le strutture esistenti, non cattedrali nel deserto.

Le dichiarazioni della vicepresidente della Provincia di Salerno Anna Ferrazzano, in riferimento alla pubblicazione dell’annuale classifica de il “Sole 24 Ore” sulla qualità della vita nelle province italiane (classifica che vede la provincia di Salerno al 95° posto su 107), fanno quasi tenerezza. Alla Ferrazzano sfugge un piccolo particolare, la classifica de “Il Sole 24 Ore” si riferisce alla Provincia di Salerno - da lei rappresentata ormai da oltre un anno e mezzo - e non a Salerno città. Il Comune di Salerno, del resto, grazie al lavoro svolto con grande dedizione dall’Amministrazione continua a confermarsi come una positiva “anomalia” nel difficile contesto della Campania, collocandosi in un ottima posizione all’interno della speciale classifica dei “Comuni Ricicloni 2010” stilata da Legambiente come miglior capoluogo riciclone del Centro Sud per la raccolta differenziata. Anche l’ultimo rapporto “Ecosistema Urbano” sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluogo italiani, l’annuale ricerca di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia con la collaborazione editoriale de Il Sole 24 Ore, conferma la buona prova di Salerno sulla base di numerosi indicatori inerenti alla qualità complessiva dell’ecosistema urbano, collocandola al 19° posto (era al 34°) primo comune capoluogo di tutto il Mezzogiorno. Si punta il dito contro il Comune di Salerno - sciorinando numeri - per dati che riguardano la provincia e mentre molti stanno “con il naso all’insù a rimirare le luci”, altri invece di guardare la Luna, guardano il dito che la indica.

avv. Gerardo Calabrese

Assessore alle Politiche Ecologiche ed Ambientali

Comune di Salerno

Il 20 e 21 Novembre, a Salerno, Futuro e libertà inaugura la stagione delle primarie, novità per il centrodestra, in vista delle amministrative. Anche attraverso questa iniziativa il nuovo partito del centrodestra intende distinguersi dalle modalità di elezione e di selezione dei candidati proprie del Pdl. Le Primarie del Fli sono organizzate dai circoli di Generazione Italia, del movimento giovanile, e costituiscono un primo banco di prova di un movimento che dall'entusiasmo iniziale che ha visto moltiplicarsi in poco tempo i propri circoli inizia a misurarsi con la macchina politica.

Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, sarebbe decisa a lasciare il Pdl. Oggetto della decisione gli attacchi ricevuti dal Pdl campano, e segnatamente da Cosentino e Ciirlelli, per i suoi presunti rapporti con Bocchino, la voce del Fli, il nuovo partito di Fini. Anche la Mussolini ha attaccato la Carfagna, per le valutazioni sul termovalorizzatore, e contestando il suo rapporto col gruppo dei finiani. La querelle tra Carfagna ed i rappresntanti campani del Pdl ha origini antiche, passa per l'affidamernto dei termovalorizzatori alle province, alla scelta del candidato sindaco di Salerno, e riguarda quindi le divisioni di potere all'interno della destra campana, e difficilmente avrà un epilogo positivo. Lo sfogo della Carfagna ed il rischio della sua fuoriuscita dal Pdl ha smosso l'ambiente politico campano e nazionale, e spinto anche Berlusconi ad intervenire. Le strumentalizzazioni sono dietro l'angolo, favorite dal momento di grave crisi politica.