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Salerno - Cronaca
Salerno: degrado in via San Giovanni Bosco, strada invasa dai piccioni PDF Stampa E-mail
Venerdì 07 Agosto 2020 16:05

La presenza di piccioni e colombi in città ha assunto negli ultimi anni dimensioni considerevoli. Il loro sviluppo indiscriminato ha comportato numerosi problemi tra i quali si possono citare la corrosione di monumenti, l’imbrattamento di edifici, il fastidio nei confronti dei passanti e dei residenti. Oltre a queste forme di molestia si deve però considerare un ben più grave problema di ordine igienico-sanitario. Attraverso un video e foto-reportage di una residente, ne è emersa una situazione di totale degrado in via San Giovanni Bosco, strada molto frequentata da giovani e a pochi passi dal Corso cittadino. L’intera strada, infatti, è diventata una colonia di piccioni dove il degrado subentra all’invivibilità tra cattivi odori e veri e propri depositi di guano ed escrementi. Secondo molte testimonianze dei residenti, la colpevole di questa situazione sarebbe una donna anziana il cui amore per i piccioni, a quanto pare, è andato oltre il limite e dura da più di una decina di anni. Mattina, pomeriggio e cena, i volatili godono di pensione completa e il marciapiede, inutile dirlo, è completamente deteriorato dalla sporcizia. «La gravità è realmente importante, ma soprattutto insopportabile, poiché è venuta a crearsi una penosa, quanto pericolosa, situazione urbana portandola addirittura all’esasperazione». Dichiara una cittadina. «Non possiamo più aprire il nostro balcone per il fetore degli escrementi dei piccioni». Le fa eco un suo condomino. «La situazione ormai è insostenibile. Abbiamo più volte provato a parlare con la signora ma non ha mai voluto ascoltarci. Lo stesso è avvenuto con i carabinieri e con i vigili, ci hanno lasciato da soli. Andremo presto nuovamente alla Asl». Conclude un dirimpettaio.

 
Cane chiuso in auto sotto il sole: salvato dai Carabinieri di Salerno PDF Stampa E-mail
Mercoledì 25 Luglio 2018 07:00

Era stato lasciato ieri pomeriggio nel portabagagli di un'auto nel parcheggio di via Bandiera, nei pressi del cinema Space a Salerno, con il solo finestrino anteriore aperto appena un centimetro. I guaiti del cane chiuso in quella che, sotto il sole, era diventato una gabbia rovente, hanno richiamato l'attenzione dei passanti, i quali hanno contattato i volontari della sezione salernitana della Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

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Salerno, quartiere Canalone. La gattina che ha rischiato lo strangolamento è salva grazie alla veterinaria dell’Asl PDF Stampa E-mail
Martedì 12 Settembre 2017 07:18

Un laccio di nylon al collo, così stretto da esserle penetrato nella pelle. Una vicenda che ha tenuto per oltre due settimane con il fiato sospeso alcuni volontari animalisti salernitani e, in primis, la dottoressa Flora Del Giudice del Distretto Sanitario 66 dell’Asl veterinaria di Salerno, che sin dalla prima segnalazione si è attivata personalmente con appostamenti quotidiani che sono andati ben oltre il suo orario di servizio ed i dovuti compiti istituzionali, fino al lieto epilogo di oggi. La gatta di circa cinque mesi, nata nei pressi di un terreno privato nel quartiere Canalone, era stata notata più di 15 giorni fa dagli abitanti del posto, i quali temendo che il cappio l’avrebbe portata presto alla morte, causata dall’impossibilità di alimentarsi ancor prima dell’infezione dovuta alla grave lacerazione, hanno lanciato l’allarme alla locale Azienda sanitaria, raccolto prontamente dalla dottoressa Del Giudice, che presso l’ambulatorio veterinario del Distretto Sanitario 66 si occupa della prevenzione del randagismo. Due settimane di tentativi, durante i quali, nel frattempo, la mamma della gattina è stata anche presa, sterilizzata e già reimmessa, che hanno visto una felice conclusione quando, questa mattina, la piccola ormai quasi allo stremo è entrata in una gabbia trappola costruita appositamente da alcuni volontari e trasportata lì per la cattura. Portata di corsa presso l’ambulatorio di via Ostaglio, le è stato asportato il laccio di nylon, ripulita la ferita ed ora è in degenza post operatoria presso la stessa veterinaria che ha provveduto al suo salvataggio. Nel raccontare la vicenda si ricorda che la principale arma a nostra disposizione contro il randagismo, che origina anche questi tristi episodi, è la sterilizzazione, l’unica efficace riconosciuta a livello internazionale per salvaguardare il benessere degli animali, nonché la meno onerosa in assoluto. Le colonie feline possono essere gestite da volontari (anche persone singole) che devono registrarle presso il servizio veterinario della propria Asl di appartenenza ed avere diritto così alla sterilizzazione gratuita.

 
Enzo Barbato si sveglia dal coma PDF Stampa E-mail
Lunedì 03 Ottobre 2016 09:28

Enzo Barbato, il 41enne ex portiere salernitano, vittima di un incidente stradale avvenuto il 13 Agosto mentre era in sella alla sua moto e finito in coma per il trauma riportato, si è risvegliato.

 
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